Le alterazioni del metabolismo glucidico sono presenti in circa il 35% dei pazienti con artrite reumatoide (AR). Inoltre, il 7% dei pazienti con AR riceve una diagnosi di diabete melliti di tipo 2 (DM) entro 12 mesi dall’esordio dei sintomi articolari. I fattori di rischio per un esordio di DM in corso di AR sono iperglicemia al risveglio e una malattia articolare multi-resistente alle comuni terapie anti-infiammatorie. Tale evidenza ha suggerito l’ipotesi che l’inibizione di alcune citochine pro-infiammatorie, ed in particolare dell’interleuchina (IL)-1, possa migliorare il controllo di entrambe le patologie con un solo farmaco. Pertanto, è stato effettuato un primo studio italiano che ha arruolato 41 pazienti con AR e DM da 12 centri italiani tra il 2013 e il 2016. I pazienti sono stati trattati con placebo o anakinra, un inibitore dell’IL-1 somministrato alla posologia di 100 mg/die per via sottocutanea. Si è evidenziata una riduzione significativa dell’emoglobina glicata pari a 0.93 dopo 6 mesi di trattamento nel gruppo trattato con anakinra. Inoltre, i pazienti hanno presentato un miglioramento del DAS28 direttamente proporzionale alla riduzione dell’emoglobina glicata. Non si sono verificati eventi avversi di rilievo durante lo studio. Alla luce del netto miglioramento clinico riscontrato nei pazienti trattati con anakinra rispetto al gruppo con placebo, lo studio è stato interrotto dopo i primi 6 mesi. Saranno necessari ulteriori studi che arruolino un maggior numero di pazienti per confermare tale evidenza.

Bibliografia

  1. Donath MY, Dinarello CA, Mandrup-Poulsen T. Targeting innate immune mediators in type 1 and type 2 diabetes. Nat Rev Immunol. 2019 Dec;19(12):734-746.
  2. Ruscitti P, Masedu F, Alvaro S, et al. Anti-interleukin-1 treatment in patients with rheumatoid arthritis and type 2 diabetes (TRACK): A multicentre, open-label, randomised controlled trial. PLoS Med. 2019 Sep 12;16(9):e1002901.